Un film Rai con la nostra storia
“I NOSTRI FIGLI” La storia di un film-verità
Prodotto da Rai Fiction e da 11 Marzo Film. Regia di Andrea Porporati. Con Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti.
Da un soggetto di Mauro Caporiccio. Sceneggiatura di Andrea Porporati e Mauro Caporiccio, con la collaborazione di Maria Porporati.
Quando un film è ispirato a una storia vera vediamo scorrere nei titoli di testa o di coda riferimenti precisi a fatti di cronaca realmente accaduti, a persone realmente esistite. A volte, chi quella storia l’ha vissuta sulla sua pelle, offre al regista e agli sceneggiatori la propria testimonianza e collaborazione. Tuttavia tra la trama complessa del film e la storia vera può esserci un abisso. Perché un film, come opera originale, alla fine somiglia solo a se stesso, non ha mai l’obbligo di rappresentare fedelmente la realtà e la verità dei fatti.
Nel caso de “I nostri figli” le cose sono andate in maniera abbastanza diversa. In questo film, solo i nomi dei personaggi (per tutelare soprattutto la privacy dei minori) sono di fantasia. Il resto, e cioè la maggior parte delle cose narrate, sono realmente avvenute tra Palagonia, nei luoghi di Marianna Manduca e dei suoi figli, e Senigallia, dove i bambini di Marianna hanno potuto ricominciare ad amare la vita in una nuova famiglia, messa in piedi instancabilmente da Carmelo Calì e da sua moglie Paola Giulianelli.
Il progetto del film, legato ad una vicenda dolorosissima, a cui sembrava negata – tra passato e presente – ogni richiesta di giustizia, è nato quando si era già consolidata la grande famiglia di Paola e Carmelo. E’ nato quando la famiglia Calì non si è sentita più sola, sostenuta moralmente e legalmente dagli avvocati Alfredo Galasso e Licia D’Amico.
Non sono stati necessari tra noi tanti proclami ideali. Lo sapevamo tutti che questa storia doveva essere raccontata col massimo rispetto per la verità dei fatti. Per tutte le donne come Marianna capaci di ribellarsi alla violenza, per la difesa dei propri diritti e della propria libertà. Per l’esercito degli orfani che restano soli dopo un femminicidio.
E così, con questa passione civile, silenziosa e rispettosa, che la squadra de “I nostri figli” è cresciuta tanto in fretta. Il produttore Matteo Levi della 11 Marzo Film, non nuovo a queste sfide, ha accolto per primo la proposta, girata immediatamente alla direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta. Confermando la sua sensibilità per il racconto del Paese reale, Eleonora Andreatta ha schierato subito la Rai dalla parte de “I nostri figli”, che è diventato un sogno concreto affidato alla regia di Andrea Porporati.
“I nostri figli” è diventato in poche settimane un film (e nemmeno ce ne siamo accorti) quando Vanessa Incontrada, Giorgio Pasotti, i bambini attori sono arrivati sul set di Senigallia, spostandosi poi fino alle pendici dell’Etna. Anche loro si sono calati perfettamente nella storia vera. E solo a quel punto, nel finale del film, sull’Etna, è ricomparsa Marianna. Una scena per niente reale, ma forse la più bella. La più vera del film. Marianna. Con la sua fiducia nella giustizia, col suo amore per i figli. I nostri figli.
Grazie Marianna, questo film è dedicato a te e a tutte le donne vittime di violenza.
Mauro Caporiccio
La storia di Marianna Manduca, di Carmelo Calì e della sua famiglia diventa un film
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Di più TV: perché la storia di Carmelo e Paola Calì non è solo la storia di due genitori coraggiosi.
La storia di Carmelo e Paola Calì non è solo la storia di due genitori coraggiosi che si sono fatti carico di tre orfani. La loro è una storia di determinazione e di convinta ricerca di verità e giustizia. Se fossero solo genitori coraggiosi, forse sarebbero una famiglia tra le tante che, coraggiosamente ogni giorno si fanno carico di problemi enormi. La loro è una storia speciale perché hanno combattuto una battaglia speciale affinché lo Stato italiano fosse dichiarato responsabile dell’abbandono in cui Marianna è stata lasciata dopo due denunce.